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STATISTICHE DELLA REGIONE SARDEGNA

Le imprese guida in Sardegna

La pubblicazione “Le imprese guida in Sardegna - Mappatura economico-finanziaria del sistema produttivo delle imprese regionali - Le classifiche per fatturato, valore aggiunto e dinamicità aziendale - Volumi I e II” a cura del Servizio della Statistica regionale giunge alla sua undicesima edizione. Il lavoro rappresenta una delle modalità consolidate per la diffusione dell'informazione statistico-economica sul tessuto produttivo regionale, rientrando anche nell'ambito degli strumenti conoscitivi a supporto delle azioni per favorire la competitività dei sistemi produttivi locali declinate nelle strategie del Programma Regionale di Sviluppo 2014-2019.

Dalla mappatura “strutturale” del tessuto produttivo regionale si conferma la forte presenza di piccole e piccolissime imprese (il 96,6% delle imprese totali). Nel 2013, secondo gli ultimi dati disponibili del Registro Statistico delle Imprese Attive dell'Istat (Asia), delle oltre 105mila imprese regionali attive, che occupano complessivamente circa 300mila addetti, quasi 102mila contano meno di 10 addetti per unità. Questa peculiarità non è esclusiva della sola Sardegna, ma è tipica del sistema produttivo sia del Mezzogiorno che dell'intero Paese. In Italia, infatti, l'incidenza di queste piccole imprese è pari al 95,3% del totale, non discostandosi poi molto rispetto al dato regionale. I numeri degli addetti medi confermano la polverizzazione del tessuto produttivo: la dimensione media delle imprese è infatti pari a 2,8 addetti, sostanzialmente in linea con i 2,7 del Mezzogiorno e al di sotto dei 3,7 a livello nazionale.

Interessante il dato sulle imprese artigiane: nel 2013 sono quasi 30mila e occupano più di 68mila addetti. Con il 28% circa delle imprese regionali e quasi il 23% degli addetti, il loro peso si pone al di sopra della media nazionale e a quella del Mezzogiorno.
La propensione all'esportazione delle realtà imprenditoriali locali, misurata come rapporto tra le imprese che esportano e quelle totali, è dell'1,3%, 7 decimi di punto percentuale in meno rispetto al Mezzogiorno e circa a tre punti di distanza dal dato nazionale. A novembre 2015 la Regione ha contato 133 Startup innovative che rappresentano il 2,8% di quelle nazionali e si concentrano prevalentemente nelle attività dei Servizi di informazione e comunicazione.

Dalla mappatura “economico-finanziaria” condotta sui benchmark regionali aggiornati al 2013 - elaborati sui dati del Nuovo Archivio dei Bilanci (NAB) del Servizio della Statistica regionale - emergono i risultati e i comportamenti tipici delle imprese locali più strutturate (11.349 tra società di capitali e cooperative), con la possibilità di leggere alcune delle strategie messe in atto dalle imprese per fronteggiare le difficoltà interne allo stesso sistema produttivo regionale e le nuove sfide del mercato globale.
Le imprese regionali “tipiche” presentano valori mediani di Fatturato (246mila euro per impresa) e Valore aggiunto (81mila euro per impresa) stazionari o in diminuzione, e mostrano di risentire ancora degli annosi problemi di produttività del Capitale investito. Infatti, la redditività operativa, pur restando positiva per le imprese complessivamente intese (2,3% ROI - Return on Investment), continua a non potersi ritenere soddisfacente. Anche il Valore aggiunto prodotto, attestandosi sul 20,6% del totale dell'Attivo, mette in luce le difficoltà nella remunerazione dei fattori della produzione. A conferma di ciò interviene il dato che si riferisce ai risultati d’esercizio: il 57% delle imprese regionali complessivamente analizzate chiude in utile il proprio bilancio cumulando quasi 600 milioni di euro di risultati positivi, purtroppo “annullati” da più di un miliardo di euro di perdite accumulate dal 37% delle imprese. La capacità delle imprese di “fare cassa” rimane sostanzialmente stabile nel 2013 e risulta pari al 6,1%. Infine, sempre a livello di singola impresa, si rileva che le passività sono 3,4 volte il capitale proprio, presentando quindi un livello di Leverage abbastanza contenuto e in lieve miglioramento.

Migliori le performance delle 707 imprese “eccellenti”, individuate all'interno dell'universo delle imprese analizzate, che si possono sintetizzare in un'alta produttività del Capitale investito: 100 euro di Attivo generano circa 54 euro di Valore aggiunto e quasi 19 euro di Flusso di cassa; un ottimo rapporto tra le Passività e il Capitale netto che va a delineare l'aspetto di solidità di queste imprese, indebitate soltanto 1,3 volte rispetto ai mezzi propri, testimoniando forse, più che una ridotta volontà di accedere al credito, una scelta consapevole di investire risorse proprie nell'attività aziendale. Le imprese “eccellenti” presentano fatturato in crescita (7,5% a livello di singola impresa), in miglioramento rispetto agli anni precedenti. Anche il Valore aggiunto migliora, con un incremento di circa il 12% a livello di singola impresa, come pure il Capitale netto che cresce più del 13%.

Il lavoro riporta, inoltre, alcuni confronti con i benchmark nazionali, per regioni e ripartizioni geografiche, sulle imprese con almeno 100mila euro di Valore della produzione, costruiti sempre a partire dai dati del Nuovo Archivio dei Bilanci (NAB), al fine di contestualizzare le performance delle imprese regionali all'interno del sistema Paese. In estrema sintesi, nel 2013 a livello nazionale si nota una lieve ripresa dei volumi di Fatturato per singola impresa, che si attestano intorno ai 637mila euro mediani, oltre 25mila in più rispetto al dato del 2012, anche se ancora distanti dai valori precedenti il 2008. Sebbene inferiore al dato mediano rilevato nell'area del Mezzogiorno (487mila euro), il dato relativo alla Sardegna evidenzia un valore mediano in crescita rispetto al 2012. I ricavi sono, infatti, pari a 479mila euro per impresa - miglior risultato dal 2009 - invertendo l'andamento negativo che aveva caratterizzato la Regione dal 2008 in poi. Dall'analisi del Valore aggiunto per impresa, a livello nazionale si nota una ripresa con un valore pari a 170mila euro, contro i 160mila euro mediani del 2012. La serie storica dei dati mostra per la Sardegna, con 143mila euro di Valore aggiunto mediano prodotto nel 2013, un posizionamento costantemente superiore ai corrispondenti valori del Mezzogiorno (136mila euro), nonostante il valore mediano sia comunque inferiore rispetto ai dati nazionali e faccia rilevare un dato stabile rispetto al 2012.

La pubblicazione in due volumi consente di separare le analisi delle informazioni strutturali e dei benchmark economico-finanziari delle imprese dalle vere e proprie classifiche delle imprese, al fine di permettere una lettura più agevole.
Il primo volume contiene l'analisi della struttura produttiva regionale, la mappatura sullo stato di salute delle imprese locali - con un intero capitolo dedicato alle Tavole riepilogative dei benchmark delle imprese regionali - e i confronti nazionali sulle imprese con Valore della produzione pari almeno a 100mila euro. Riporta inoltre la metodologia seguita per ogni aspetto della ricerca.
Il secondo volume raccoglie le classifiche delle imprese guida e delle imprese eccellenti.

Consulta i documenti:
Le imprese guida in Sardegna - Mappatura economico-finanziaria del sistema produttivo locale. Anno 2013. Volume I [file.pdf]
Le imprese guida in Sardegna - Le classifiche per fatturato, valore aggiunto e dinamicità aziendale. Anno 2013. Volume II [file.pdf]

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Data pubblicazione: 21.12.15