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STATISTICHE DELLA REGIONE SARDEGNA

Il comparto dei servizi e gli ultimi dati sul turismo

Con questa pubblicazione l'Ufficio di Statistica esce con il focus tematico sul comparto dei servizi complessivamente inteso e con i dati sul turismo aggiornati all'ultima annualità sulla domanda e sull'offerta turistica.

Il lavoro sulle statistiche strutturali ed economiche del settore dei servizi costituisce il secondo report sui settori produttivi regionali dopo l'approfondimento sull'industria pubblicato lo scorso novembre e contiene le informazioni sulla struttura produttiva del comparto, l'andamento delle macrovariabili economiche e le performance di bilancio delle imprese più strutturate.
Le statistiche sono articolate in tre sezioni e trentasette tavole declinate per settore di appartenenza sia secondo la struttura standard della classificazione Ateco 2007 dell'Istat che secondo il contenuto di conoscenza. Quest'ultima classificazione, adottata anche dall'Eurostat/Ocse, raggruppa i settori in base al contenuto di conoscenza impiegata nel processo produttivo, misurato attraverso la quota di spesa in R&S sul valore aggiunto, permettendo di leggere con maggiore dettaglio le caratteristiche del sistema produttivo locale dal punto di vista dell'attitudine all'innovazione.

Nel 2014, il valore aggiunto ai prezzi base del comparto dei servizi partecipa con 23.540 milioni di euro correnti alla generazione del risultato finale delle attività produttive regionali attestandosi al 71,5% del PIL. Inoltre, fatto 100 il dato nazionale del valore aggiunto ai prezzi base del comparto, la Sardegna vi partecipa per il 2,2%. In termini di occupazione, la Sardegna, con i suoi 451mila occupati totali che costituiscono il 75,8% degli occupati nel complesso delle attività economiche, rappresenta il 2,6% degli occupati totali nazionali.

Il terziario, come per tutte le altre Regioni italiane, è il comparto in cui si concentra il maggior numero di imprese e addetti del sistema produttivo. Dai dati del Registro Statistico Asia Imprese dell'Istat, aggiornati al 2013, risultano 82.560 imprese attive per 220.260 addetti, con 2,7 addetti medi per impresa. Di queste imprese, il 37,4% ricade nel commercio e occupa il 34,0% del totale degli addetti. A seguire per incidenza sul comparto regionale, si posiziona il settore delle attività professionali, scientifiche e tecniche con 1,4 addetti medi, raccogliendo il 18,8% del totale imprese e impiegando il 9,6% degli addetti. I servizi di alloggio e di ristorazione riuniscono il 12,1% delle imprese e occupano il 15,9% degli addetti, con 3,5 addetti medi per impresa. Le imprese artigiane del settore dei servizi sono 13.089 e occupano 28.664 addetti, con una dimensione media pari a 2,2 addetti per impresa.

In base alla ripartizione delle imprese e degli addetti per contenuto di conoscenza, i servizi a basso contenuto di conoscenza raccolgono la maggioranza delle imprese e degli addetti del comparto (il 66,6% delle unità produttive e il 69,3% degli addetti) mentre quelli con maggior attitudine all'innovazione sono rappresentati dal 33,4% delle imprese e dal 30,7% degli addetti.

Le tavole sul turismo contengono i dati definitivi, aggiornati al 2014, provenienti dalle indagini Istat sulla Capacità degli esercizi ricettivi e sul Movimento dei clienti negli esercizi ricettivi - cui l'Ufficio di Statistica della Regione partecipa in qualità di organo intermedio di rilevazione - che rappresentano la statistica ufficiale con la quale il Sistema Statistico Nazionale fornisce le informazioni al Paese e agli organismi internazionali sulla domanda e sull’offerta turistica.
Le tavole pubblicate offrono una visione del fenomeno sintetica e immediata utile a fini comparativi rispetto alle dimensioni territoriali (province della Sardegna), temporali (mesi, stagioni e annualità) e strutturali (tipologie e categorie ricettive) in base alla provenienza dei turisti.

Il dato regionale e provinciale viene fornito per sei annualità, dal 2009 al 2014, permettendo di osservare l'evoluzione del settore che, dal lato dell'offerta, rivela un aumento delle strutture ricettive e del numero dei posti letto disponibili e, dal lato della domanda, mostra un trend variabile a livello territoriale e stagionale, ma denota un incremento complessivo degli arrivi e delle presenze nell'Isola, pur se accompagnata da una lieve diminuzione del numero medio di notti trascorse dai clienti negli esercizi ricettivi (permanenza media).

La Sardegna nel 2014 ha ospitato soprattutto italiani con quasi 1,3 milioni di arrivi, ma è parimenti consistente il flusso di stranieri, circa 1,1 milioni di arrivi. I connazionali per le loro vacanze prediligono sempre più le strutture extra-alberghiere, mentre gli stranieri mostrano di preferire gli alberghi. Sono i tedeschi con 253mila arrivi, seguiti dai francesi (202mila), gli stranieri che più frequentemente alloggiano nelle strutture ricettive sarde nel complesso, ma se si osserva il dato sugli alberghi la prevalenza si inverte (162mila francesi, contro 155mila tedeschi) mettendo in evidenza il diverso approccio alla vacanza. La permanenza media degli stranieri è molto variabile (dai 2,7 giorni di cinesi e giapponesi, ai 7,2 giorni dei russi) attestandosi complessivamente sulle 4,9 giornate di vacanza, leggermente superiore al dato dei turisti italiani (4,7).

La marcata stagionalità è ancora una caratteristica rilevante in Sardegna, come si può apprezzare dai dati sul movimento turistico mensili: nel trimestre giugno, luglio, agosto si concentra più del 50% del totale degli arrivi, sia italiani che stranieri. Sebbene la stagione estiva per gli stranieri inizi e finisca prima con numeri consistenti sia a maggio che a settembre.

Consulta i documenti:
Statistiche strutturali ed economiche dei Servizi in Sardegna - 2013 [file.ods] - [file.pdf]
Commento alle statistiche strutturali ed economiche dei Servizi in Sardegna - 2013 [file.pdf]
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Indicatori aggiornati sulla capacità e il movimento turistico [file.pdf]
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Data pubblicazione: 18.01.16