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STATISTICHE DELLA REGIONE SARDEGNA

Istruzione e Prezzi al consumo

L'Ufficio di Statistica propone l'aggiornamento delle tavole sul sistema dell'istruzione e sull'Indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC). Come sempre gli indicatori presentano il valore della Sardegna comparato con gli altri territori nazionali e sono accompagnati da note metodologiche.

Istruzione
Nell'anno scolastico 2014/2015 in Sardegna diminuisce il numero di studenti iscritti nelle scuole di diverso ordine e grado: sono 2.034 gli alunni in meno rispetto all'anno scolastico precedente (-0,9% in valori percentuali), portando gli iscritti totali a 225.224. A livello nazionale si registra una riduzione più contenuta dello -0,4%. Il dato delle due ripartizioni del Nord e del Centro rimane sostanzialmente stabile (+0,1%), mentre risulta negativa la variazione per l'Italia meridionale e insulare (rispettivamente del -1,2% e -1,1%). La Regione con l'aumento maggiore è l'Emilia Romagna (+0,7%), quella con la diminuzione maggiore è il Molise (-1,9%).
Sono 5.117 i giovani che in Sardegna si sono immatricolati all'università nell'anno accademico 2014/2015, il 3,9% in più rispetto all'anno accademico 2013/2014. Il dato complessivo dell'Italia aumenta dell'1,1%. Considerando le altre ripartizioni territoriali si registra l'aumento maggiore nell'Italia centrale (+4,7%), a seguire l'Italia Nord-occidentale (+2,6%) e Nord-orientale (+0,6%). Mentre nel Meridione e nelle Isole si osserva un calo (-3,2% e -0,9%).

Il processo di scolarizzazione ha prodotto, nel corso degli anni, un costante innalzamento del livello di istruzione della popolazione, sebbene in Sardegna i valori siano ben al di sotto della media nazionale. Nel 2015 la quota di residenti in possesso di diploma di istruzione secondaria superiore e qualifica professionale è del 29,4%, in lieve aumento rispetto al 2014 (28,7%). Il dato a livello italiano rimane, invece, invariato fra le due annualità (35,6%) Cresce nell'Isola anche la percentuale di chi possiede un titolo universitario, che passa dal 10,2% all'11,3%. L'aumento si registra anche a livello di tutte le altre ripartizioni territoriali. Il dato complessivo dell'Italia passa dal 12,7% al 13,1%.

Tra il 2014 e il 2015 in Sardegna il tasso dei giovani NEET (Not in Education, Employment or Training), ovvero il rapporto tra i giovani di 15-29 anni non occupati né inseriti in un percorso regolare di istruzione o formazione e il totale della popolazione della stessa classe di età, passa da un valore medio di 34,2 a 31,8, mentre a livello nazionale il calo è minore (da 26,2 a 25,7). Osservando la situazione delle altre Regioni, solo Molise e Umbria registrano una flessione maggiore, rispettivamente di 3 e 2,5 punti.
L'andamento positivo è confermato anche nel dato relativo ai giovani che abbandonano prematuramente i percorsi di istruzione e formazione professionale che in Sardegna diminuiscono dal 23,5% al 22,9%. Nonostante ciò rimane ancora lontano l'obiettivo, fissato dalla Strategia Europa 2020, di ridurre al di sotto del 10 per cento la quota di abbandoni scolastici e formativi precoci. Anche nelle altre ripartizioni territoriali si registra un calo degli abbandoni, ad eccezione dell'Italia Nord-occidentale che rimane stabile. A livello regionale la performance migliore è quella del Friuli Venezia Giulia, con una riduzione del -4,2%. Rispetto al target dell'Unione europea, nel 2015 solo il Friuli (6,9%), il Veneto e l'Umbria (8,1%) si posizionano al di sotto del 10%.

Prezzi
Le tavole sugli indici dei prezzi al consumo sono riferite all'Indice dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC) e prendono in considerazione l'indice generale dei prezzi, quello specifico riferito ai beni e ai servizi e all'indice generale al netto degli energetici, confrontando il dato regionale con il resto del Paese (altre Regioni, ripartizioni territoriali e Italia).
Insieme ai valori relativi al periodo 2011-2015 (base di riferimento 2010=100) pubblicati a gennaio scorso, si forniscono a parte i dati relativi al 2016 che hanno una base di riferimento diversa (2015=100) che li rende non confrontabili.
Le note metodologiche illustrano le modalità di costruzione degli Indici dei prezzi e ne raccontano l’evoluzione negli anni.

Consulta i documenti:
Indicatori aggiornati [file.pdf]

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Data pubblicazione: 31.01.17