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STATISTICHE DELLA REGIONE SARDEGNA

Il mercato del lavoro in Sardegna

Gli indicatori del mercato del lavoro, qui pubblicati, provengono dalla Rilevazione Istat sulle Forze di lavoro che raccoglie direttamente presso i cittadini i dati sull'occupazione e sulla disoccupazione. Essa rappresenta la principale fonte di informazione statistica sul mercato del lavoro italiano.
I dati permettono di misurare fenomeni importanti come lo stato occupazionale e la partecipazione alla produzione di reddito. Da queste misure si possono trarre indicazioni sulle dinamiche economiche necessarie per predisporre opportune politiche di intervento su base territoriale.

Nel 2016 in Sardegna gli occupati sono calati di 3.000 unità rispetto all’anno precedente (-0,5%). Su base provinciale spicca la sensibile flessione, di oltre 10.000 unità, a Sassari (-9,0%), performance positive si registrano invece a Nuoro, Olbia-Tempio e Cagliari. Ad incidere negativamente sul dato complessivo è l'occupazione femminile che, dopo la crescita di 10.000 unità registrata tra il 2014 e il 2015 (+4,6%), diminuisce da 236.000 a 232.000 (-1,6%). Mentre l'occupazione maschile migliora leggermente, aumentando di 1.000 unità (+0,3%).
A livello nazionale si osserva, invece, nel 2016 una crescita complessiva di 293.000 unità (+1,3%) con un’occupazione femminile che in termini percentuali registra l’aumento maggiore (+1,5%). Il Mezzogiorno mostra una crescita più marcata con una variazione percentuale del +1,7%, anche in questo caso con il contributo significativo della dinamica occupazionale femminile (+2,1%).
Nel corso del 2016 nell'Isola diminuisce, seppur di poco, anche il tasso di disoccupazione totale passando dal 17,4% del 2015 al 17,3%. Ancora una volta è la disoccupazione femminile ad influire con una riduzione di 0,4 punti percentuali contro gli 0,1 punti percentuali in più di quella maschile.
Poco variate le percentuali anche a livello nazionale e nel Mezzogiorno, sebbene con segni diversi. In Italia la disoccupazione passa dall'11,9% del 2015 all'11,7% del 2016 (quella femminile aumenta di +0,1 punti percentuali, quella maschile diminuisce di -0,4). Nel Mezzogiorno, viceversa, il tasso è aumentato dal 19,4% al 19,6% (con una crescita della disoccupazione femminile di 0,8 punti percentuali e una diminuzione di quella maschile di -0,2 punti).

La rilevazione campionaria sulle forze di lavoro è stata più volte rinnovata negli anni per tenere conto, da un lato, delle continue trasformazioni del mercato del lavoro, dall'altro, delle crescenti esigenze conoscitive sulla realtà sociale ed economica del Paese.
Le tavole contengono le variabili sulle forze di lavoro, le persone in cerca di occupazione e gli occupati per sesso, titolo di studio e classe di età. Sono inoltre presenti il tasso di disoccupazione per sesso, giovanile e di lunga durata, il tasso di occupazione e il tasso di attività per sesso e le relative differenze. I dati, in serie storica dal 2006 al 2016, sono disponibili per provincia, regione e ripartizione geografica.
Le tavole sono corredate da note metodologiche, che descrivono la fonte di provenienza e le caratteristiche dei dati, e da un glossario tematico.


Consulta i documenti:
Elenco indicatori [file.pdf]

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Istruzione e Lavoro

Data pubblicazione: 31.03.17