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STATISTICHE DELLA REGIONE SARDEGNA

Le imprese guida in Sardegna

La pubblicazione “Le imprese guida in Sardegna - Mappatura economico-finanziaria del sistema produttivo delle imprese regionali - Le classifiche per fatturato, valore aggiunto e dinamicità aziendale - Volumi I e II, a cura del Servizio della Statistica regionale, giunge alla sua dodicesima edizione.

Il lavoro fornisce gli strumenti conoscitivi sul sistema delle imprese regionali nel contesto di riferimento allo scopo di mettere a fuoco il loro stato di salute e mostrare le eccellenze all’interno dei settori economici. Tali strumenti sono il risultato dell’integrazione di fonti amministrative e statistiche messe a sistema in qualità statistica per cogliere gli elementi più significativi di struttura e condotta delle imprese sarde. La produzione di set organici di indicatori economici e finanziari consente di monitorare e interpretare il comportamento e i risultati del tessuto imprenditoriale locale, lungo un arco di tempo di oltre un decennio.

Il primo volume della pubblicazione, disponibile in edizione cartacea e online, contiene l’analisi della struttura produttiva regionale, la mappatura sullo stato di salute delle imprese locali - con un capitolo dedicato alle tavole riepilogative dei benchmark - e i confronti a livello nazionale relativi alle imprese con valore della produzione pari almeno a 100mila euro.

Il secondo volume, quest’anno disponibile solo nella versione online, raccoglie le classifiche delle imprese “guida” per fatturato e valore aggiunto e delle imprese “eccellenti” individuate sulla base dell’attitudine allo sviluppo e alla redditività a prescindere dalla dimensione aziendale.

Nel 2014 la struttura del tessuto produttivo regionale, secondo il Registro Statistico delle Imprese Attive - Asia dell’Istat, è composta da 102.774 imprese regionali attive che occupano complessivamente circa 287mila addetti (l’1,8% del totale nazionale e l’8,7% del Mezzogiorno). Si tratta prevalentemente di piccole e piccolissime imprese: la dimensione media è infatti pari a 2,8 addetti (3,7 a livello nazionale e 2,7 nel Mezzogiorno). Il territorio regionale si caratterizza per piccole e piccolissime unità locali: il 96,3% di queste contano, infatti, meno di 10 addetti. Questa peculiarità è tipica del sistema produttivo dell’intero Paese (in Italia, l’incidenza è pari al 95,0% del totale, nel Mezzogiorno si attesta al 96,3%).

La mappatura economico-finanziaria condotta sui benchmark regionali aggiornati al 2014 (di fonte NAB - Nuovo Archivio dei Bilanci) mostra le performance e i comportamenti tipici delle 11.713 imprese locali oggetto di analisi. La profondità della serie storica (2004-2014) consente alcune considerazioni interessanti sull’andamento delle imprese regionali lungo il periodo che ha visto l’evolversi delle condizioni economiche dei mercati pre e post crisi. Dal 2004 al 2014 il fatturato mediano per singola impresa si è ridotto di più di un quinto e il calo dei volumi inizia dal 2009. Il ridimensionamento, anche se in misura meno importante, ha riguardato anche le imprese “eccellenti”. E’ inoltre diminuita la dinamicità nella creazione di valore aggiunto e nell’offerta al mercato: il tasso di crescita annuale del fatturato a livello di singola impresa, infatti, è negativo o pari a zero dal 2009 in poi. Anche le imprese “eccellenti” hanno visto un rallentamento nella crescita, ma molto più contenuto. La redditività, invece, non appare sostanzialmente modificata; peraltro, i bilanci delle imprese sarde hanno messo in luce fin dall’inizio della serie storica una redditività così bassa che sarebbe molto difficile raggiungere livelli ancora inferiori, conservando al contempo lo stato di impresa in attività. Le imprese “eccellenti” hanno mantenuto invece valori di redditività superiori, in particolare in quella di cassa, anche se non particolarmente elevati. La stretta creditizia ha portato ad un miglioramento “obbligato” del rapporto tra capitale netto e capitale di terzi, sia per l’impresa tipica che per quella “eccellente”.

Il lavoro riporta, inoltre, alcuni confronti con i benchmark nazionali, per regioni e ripartizioni geografiche, per le imprese con almeno 100mila euro di valore della produzione, costruiti sempre a partire dai dati del NAB, al fine di contestualizzare le performance delle imprese regionali all’interno del sistema Paese. Lungo il periodo dal 2004 al 2014 le imprese italiane hanno presentato valori di fatturato mediano in diminuzione per quasi un quinto. Per le imprese del Mezzogiorno la riduzione è di circa un settimo, mentre per la Sardegna il calo è stato pari a circa un decimo. La redditività operativa continua sostanzialmente a viaggiare intorno al 4% sia a livello nazionale che per il Mezzogiorno. In Sardegna, nel corso di questi undici anni, ha perso poco più di un punto percentuale. A livello nazionale il rapporto tra passività e netto, espresso dal leverage, ha assunto nel 2014, valori quasi da manuale (4,2 volte il capitale netto), se si considera che, all’inizio della serie storica il capitale di terzi costituiva circa sei volte il capitale netto. Andamento simile dell’indicatore per il Mezzogiorno (4,4), mentre in Sardegna, la diminuzione del valore è ancora più accentuata come effetto di una sempre maggiore restrizione dell'offerta di credito da parte delle banche: infatti le passività totali registrate nei bilanci delle imprese sarde che nel 2004 erano maggiori di sei volte rispetto al capitale netto, nel 2014 si riducono di circa quattro volte.

Consulta i documenti:
Le imprese guida in Sardegna - Mappatura economico-finanziaria del sistema produttivo locale. Anni 2002 - 2014. Volume I [file.pdf]
Le imprese guida in Sardegna - Le classifiche per fatturato, valore aggiunto e dinamicità aziendale. Anno 2014. Volume II [file.pdf]

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Data pubblicazione: 15.05.17